Preistoria

16.05.2013 21:09

La preistoria (dal latino præ "prima, innanzi" e historia "storia") è il periodo della storia umana che convenzionalmente precede la scrittura, quindi la storia documentata, abbracciando l'intervallo temporale, secondo una visione sufficientemente condivisa, da circa 2,5-2,6 milioni di anni fa al, almeno in eurasia, IV millennio a.C.. In alcune discipline e contesti è comprensiva della protostoria: quasi tutta l'era quaternaria.
Mentre l'inizio del periodo appare relativamente poco problematico, soggetto alla repertazione, e concerne la paleoantropologia e l'antropologia molecolare, il suo termine non è univoco e soggiace ad anche notevoli variazioni, prevalentemente di ambito geografico. Esistono molte culture non definibili preistoriche, specie nel continente americano ed in Africa subsahariana che non hanno, o hanno tardivamente introdotto, l'uso della scrittura; anche in Europa ed Asia vi sono inoltre state rilevanti differenze temporali. Il termine è stato inizialmente introdotto negli anni trenta del XIX secolo dal Paul Tournal, fondatore della Commission Archéologique e del museo di Narbonne, e poi diffuso in altre lingue.
La preistoria è convenzionalmente definita come il periodo della storia umana che precede l'invenzione della scrittura, intesa in senso tradizionale a circa il 3200-3500 a.C. nel vicino oriente, ovvero la storia documentata o registrata. Le scoperte recenti sulle prime notazioni sumeriche o balcaniche e le molteplici considerazioni sulle molte reinvenzioni della scrittura stessa, nonché eventuali notazioni prettamente preistoriche, non spostano il senso pratico di questa convenzione.
In alcune discipline, e in diverse tradizioni scientifiche comunque, la parte più recente della preistoria viene a sovrapporsi alla protostoria, arrivando a sfiorare il II millennio a.C. Quindi a seconda del contesto, con preistoria si può coerentemente intendere quanto scritto nella definizione iniziale, così come quanto definito nel Sistema delle tre età.

Con la comparsa di testimonianze scritte continuative e interpretabili gli storici hanno a disposizione per la loro ricostruzione degli eventi una più vasta e chiara documentazione che giustifica questa periodizzazione convenzionale.

La lunghissima fase della storia dell'uomo antecedente all'invenzione della scrittura a rigor di termini dovrebbe iniziare circa 200 000 anni fa quando nella regione dell'attuale Sudafrica appare un tipo umano, l'Homo sapiens che dal punto di vista anatomo-morfologico risulta in tutto identico all'uomo attuale.
Tuttavia circa 2,5 milioni di anni fa, un tipo di ominide vivente nella regione intorno al Lago Vittoria, nel luogo dove attualmente confinano l'Uganda, il Kenya e la Tanzania, inizia ad utilizzare per la prima volta degli utensili dando inizio alla storia della tecnica. Per estensione, si può ipotizzare una possibile contemporanea origine del pensiero, che darà a sua volta inizio alla religione, all'arte, alla filosofia ed alla scienza pura.

Attualmente si tende a considerare preistoria, allineando scienze diverse interessate alle periodizzazioni, cioè antropologia, zoologia, archeologia (paletnologia), e geologia, ma soprattutto paleoantropologia, quindi un definito periodo geologico: l'era quaternaria, estendendo quindi la cronologia della preistoria a 2 588 000 anni fa e includendo l'olduvaiano inferiore (una definizione antropologica) e di conseguenza il genere Australopithecus, probabilmente l'Australopithecus garhi, tra le specie tecnologiche, in grado di produrre e utilizzare estensivamente utensili, anche se piuttosto grezzi. Secondo alcuni autori l'inclusione di australopitechi, estenderebbe il periodo alla comparsa del genere, circa 4 milioni di anni fa. L'invenzione del primo strumento di lavoro potrebbe giustificare quindi l'estensione della preistoria a tutto il quaternario, e forse oltre, con i gruppi di ominidi che utilizzarono utensili autoprodotti, dissimili dagli umani attuali, Homo.s.s.

La preistoria viene convenzionalmente suddivisa, in prima approssimazione in tre periodi rientranti in due diverse fasi:

    Fase preistorica, dominio delle tecniche litiche
        Età della pietra: prodotti litici, in legno, osso, pelle.
            paleolitico, un lunghissimo periodo, paragonato alle altre periodizzazioni, di oltre 2 milioni di anni; inizio ed evoluzione della modificazione degli strumenti in pietra
                paleolitico inferiore 2 500 000 - 120 000 anni fa
                paleolitico medio 120 000 - 36 000
                paleolitico superiore, fino a 10 000 anni fa
            mesolitico, un più breve periodo, uso di tecniche microlitiche e inizio della domesticazione animale
            neolitico, levigatura dei manufatti, uso di ceramiche, progressivo abbandono del nomadismo, diffuse pratiche agricole
        Età del rame o cuprolitico, che si sovrappone alle ultime fasi del neolitico, coesistendo l'uso del metallo con l'industria litica
    Fase protostorica, sovente esclusa dalla preistoria in senso stretto
        Età del bronzo
        Età del ferro

che si accavalla abbondantemente alla storia in senso stretto, e rientra in ogni ambito nella protostoria.
Sarebbe più corretto comunque, parlare sempre di fasi in quanto i periodi preistorici sono caratterizzati da, anche forte, differente durata temporale e termine nelle diverse regioni geografiche. Un esempio per tutti, nelle Americhe, le fasi glaciali, la cultura, la tecnologia, seguirono cronologie completamente differenti; basti pensare alla limitata e tarda diffusione della metallurgia, circoscritta al sud del continente e basata principalmente su rame, oro, argento.

Dalla Preistoria alla Storia

Se convenzionalmente con l'invenzione della scrittura si suole far concludere il racconto delle vicende umane della preistoria, di fatto la fase successiva di queste vicende, detta propriamente Storia, si fa iniziare con l'esposizione del fenomeno delle prime tre grandi civiltà mondiali, dette "civiltà idrauliche", in quanto sorte intorno a dei grandi fiumi e anche perché impegnate in opere di ingegneria idraulica per sfruttare le acque dei fiumi che hanno fatto la loro prosperità, ai fini di un incremento ancora maggiore della nuova economia agricola. Queste sono la civiltà dell'antico Egitto sorta sulle rive del fiume Nilo, quella Mesopotamica tra i fiumi Tigri e Eufrate e infine sul fiume Indo la civiltà della valle dell'Indo. Ma questa nuova fase del passato dell'umanità, benché anch'esso ormai lontano nei millenni, non è più preistoria.

La datazione dell'inizio della storia non è generalizzabile a tutta l'umanità, ma è diversa, a seconda della località, in funzione dello sviluppo umano ivi avvenuto.

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